Avete mai sentito parlare del “Lipstick Effect”? Si tratta di una teoria economica secondo la quale, durante periodi di crisi economica o recessione, i consumatori sarebbero più propensi a spendere per piccoli oggetti, ma di categoria premium, piuttosto che per beni di lusso come gioielli, abbigliamento, viaggi esclusivi o simili. Il primo a parlare di “Lipstick effect” fu Leonard Lauder, chairman di Estée Lauder, osservando come dopo l’11 settembre la sua azienda avesse registrato un incremento delle vendite di rossetti (+ 11%).
Stando a questa teoria, un rossetto di marca (ma vale lo stesso per una buona bottiglia di vino o una pregiata miscela di caffè) avrebbe sui consumatori un effetto “consolatorio”, riuscendo in qualche modo a distrarli dai problemi finanziari, coltivando l’illusione di potersi ancora permettere e concedere dei piccoli lussi.
Sebbene non tutti siano concordi sulla fondatezza della teoria, se ne è dibattuto a lungo.
E voi, cosa ne pensate?