Non ricordo il momento esatto in cui è nata la mia grande passione per il Giappone.
Avvicinandomi alla cultura giapponese, al modo di rapportarsi alla vita, alle piccole usanze e alle antichissime tradizioni, percepivo delle sensazioni che risuonavano dentro di me, da qualche parte.
In particolare due libri, regalatimi da una persona cara, hanno aperto la strada ad un desiderio di conoscenza più approfondito. Uno di questi, “Libro d’ombra” di Junichiro Tanizaki, è l’elogio dell’armonia che risiede fra le pieghe delle ombre, un fascino che i giapponesi ben conoscono.
Recarmi finalmente in questo grande ed affascinante paese è stato come aprire la porta di un meraviglioso luna park.
Il Giappone ha tante anime, e certamente non ho potuto toccarle tutte, ma la sua capacità di mutare, sorprendere, calmare, divertire, lasciare a bocca aperta, credo non trovi eguali.
[su_row]
[su_column size=”1/2″]A Tokyo, modernità e innovazione convivono in perfetta armonia con oasi in cui il tempo sembra essersi fermato, con la purezza e la perfezione dei giardini zen, con la maestosità dei templi.[/su_column]
[su_column size=”1/2″]Kyoto è uno scrigno antico pieno di tesori. Storie di geishe, cerimonie del tè, onsen, case in legno, strade con luci soffuse e lanterne, santuari che si sviluppano per chilometri, tunnel di torii che i giapponesi percorrono in pellegrinaggio.[/su_column]
[/su_row]
Tutto, in Giappone, lascia un ricordo estremamente vivido. Kimono colorati, freschi yukata*, accessori tecnologici, tazze di tè profumato, stoffe pregiate, insegne luminose, strade affollatissime, giovani vestiti come cartoni animati, negozi di cosmetici pieni di ogni stranezza. Si può davvero trovare ciò che si desidera, si può vivere la vacanza (o, meglio, l’esperienza) che più aggrada.
É il paese in cui un oshibori** ti lava via ogni stanchezza; in cui chiunque, anche se non parla inglese, prova comunque a darti l’informazione che chiedi; in cui i bambini bevono tè verde; in cui i treni non ritardano mai; in cui un pasto si compone di tante colorate ciotoline piene di piccole delizie, in cui si cena senza le scarpe, in cui le stoffe possono far perdere la testa.
É un paese elegante, gentile, modernissimo e antichissimo, colorato, rispettoso.
É un paese difficile da riassumere in poco tempo e forse la sua essenza sta in quel qualcosa di indefinito che ti spinge a volerlo conoscere meglio, più a fondo, più da vicino.
Difficile stancarsi di un luogo così. Difficile non pensare a quando tornarci.
*versione informale del kimono, solitamente in cotone
**tovagliette calde o fredde che vengono portate ai clienti nei ristoranti prima dei pasti
©riproduzione riservata