Le amiche “rotonde” di Chiara Ferragni

Ci risiamo. Questa volta il passo falso lo fa pure il Corriere della Sera, che consegna alla rete un pezzo e un messaggio quantomeno discutibili.

L’articolo, che nelle intenzioni avrebbe forse voluto raccontare l’addio al nubilato di Chiara Ferragni ad Ibiza, porta questo titolo:

“Chiara Ferragni, i capelli rosa e le amiche “sosia” (rotonde e felici)”

Fermiamoci solo un attimo, prima di correre anche noi a prendere un metro per misurare quanto rotonde fossero queste ragazze, e riflettiamo sull’accostamento dei due aggettivi. Rotonde e felici. Cosa voleva dirci la giornalista? Che pur essendo rotonde, queste ragazze sono comunque felici? Voleva quindi dare una speranza a tutte coloro che dovranno affrontare un’estate con le loro rotondità e rassicurarle sul fatto che potranno essere felici al pari delle vacanziere di Ibiza?

La prima versione dell’articolo non è più disponibile, ma si suppone che il tentativo (drasticamente fallito) fosse quello di dire che queste ragazze sono belle anche così. Il problema sta nel fatto che dei fisici assolutamente normali siano definiti “rotondi”.

A questo punto, preso in mano il metro, a quanti di noi interessa davvero misurare queste donne? Ma soprattutto mi chiedo: può uno dei più importanti quotidiani italiani pubblicare un articolo dispensando giudizi  sulla forma fisica di qualcuno? Nell’articolo si legge anche che Chiara Ferragni ostenta felice i 5 chili presi in gravidanza e che, probabilmente, li perderà più avanti. Il contenuto viene tratto dalla risposta che la stessa Ferragni aveva dato ad un commento su Instagram. Ma a chi è utile questa informazione? Forse a chi era sconcertato dal “sovrappeso” di una ragazza bellissima che ha partorito da pochi mesi? Davvero non era possibile trovare un’altra angolazione dalla quale raccontare questo evento?

A chi si impegna nella scrittura di pezzi di tale tipologia, evidentemente troppo abbacinato dalle foto ritoccate su Instagram, vorrei suggerire di prendere in considerazione che le donne si sono stancate di questi cattivi “commenti da spiaggia”. Vorrei suggerire che su Instagram, a ben guardare, si trovano foto e storie di donne che finalmente si vogliono mostrare esattamente per quello che sono, imprenditici, mamme, casalinghe o donne in carriera e che non temono giudizi vuoti sul loro fisico.

Il fatto di pubblicare una foto sui social o di essere un personaggio pubblico non dà a nessuno il diritto di esprimere un giudizio di tale tipo, men che meno ad un importante quotidiano, i cui giornalisti dovrebbero essere al corrente del ruolo dei media nelle propagazione di messaggi e modelli di comportamento pericolosi per la salute.

E non importa se si voleva tentare di dire che le amiche della Ferragni sono “non troppo magre”, perchè è proprio il fatto di sottolineare questo elemento a farlo risaltare.

Il titolo dell’articolo in questione, dopo le proteste della Ferragni e dei suoi follower, con l’hashtag #BodyShamingIsForLosers, è stato modificato con imbarazzanti tentativi di rattoppo. Le amiche si sono così trasformate da rotonde in “atletiche” e “non troppo magre”. Alla modifica successiva (molto lavoro di redazione, in questi giorni…) la frase è stata totalmente rimossa.

le amiche rotonde di chiara ferragni

Se sia più grave doversi sorbire contenuti di così basso livello su importante quotidiano o se lo stesso importante quotidiano possa ricorrere alla tecnica del clickbaiting con argomenti tanto delicati, sto ancora cercando di capirlo.

In ogni caso, bene che vada, è stata una figuraccia.

 

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